mercoledì 19 ottobre 2011

Impro/performance impacto urbano# 15 octubre 2011 y seguimos....

Mantenere il ritmo che la società moderna ci impone è faticoso, perché è un ritmo lineare, costante, incompatibile con la nostra tendenza alla  ciclicità, e mi pare che ne stiamo pagando il prezzo anche in termini di salute e serenità. Ciò che è naturale è l’alternanza,  la ritroviamo nel passaggio dal giorno alla notte, dalla luce al buio, dalla primavera all’estate, all’autunno e all’inverno e su più vasta scala nella nostra stessa vita, che nasce, cresce, invecchia e muore.








La società moderna è concentrata e orientata verso la tecnica, la razionalità, l’efficienza.

Il rito viene così assorbito e tradotto. L’uso e l’abuso di tale termine è anche ad opera dei media , con la loro antropologia e sociologia vorrebbero persuaderci  che ogni comportamento ripetitivo è un rituale (lavarsi i denti ad esempio).


La ripetitività di un’azione è condizione necessaria ma non sufficiente per definire un rito.
Una delle caratteristiche dominanti del rito è la plasticità, la capacità di essere polisemico, di adattarsi al mutamento sociale.




“Come distinguere e  catalogare?”
Forse è impossibile ma possiamo dire che i miti più strani traducono qualche bisogno umano qualche aspetto della vita individuale e sociale.
In ogni caso, negative o positive  le manifestazioni rituali provocano una frattura nel tram tram quotidiano.

“Il rito o rituale è un insieme di atti formalizzati, espressivi,  portatori di una dimensione simbolica. E’ caratterizzato da una configurazione spazio temporale specifica, dall’utilizzo di determinati oggetti, da sistemi di comportamenti e linguaggi specifici, da segni emblematici il cui senso codificato costituisce uno dei beni comuni a un gruppo sociale”.





Fake Empire:






R(Evolucion):





Contestacion:







                                 

                                                                     El Cambio:








AMOR:



 Hasta... El...NUEVO  MUNDO:









martedì 11 ottobre 2011

Io sono la respirazione del mio movimento.
il suono è uno stato mentale di base.
non intrattenimento, ma risonanza interiore.
Playfulness _Play mood_ Playout.

Soy la respiracion de mi movimiento
El sonido es un estato mental basico
No de entretenimiento, pero la resonancia interior.
Playfulness_Playmood_Playout


"No sòlo una forma de Arte, sino encima de todo un actitud exsistencial






















domenica 9 ottobre 2011

Azul#1 Laboratorio de investigación corporal con elementos del teatro-danza Butoh.



  Las Libélulas  respirar azules, el corazón pulsa Azul


  Reconociendo nuestra zonas  la frecuencia cardíaca, se relaja y las partes del cuerpo olvedata de desperta.




Yin y Yang , el centro que se fortalece,  encontrar el "lugar"  fisico donde actuar un:

"Deep action o Deep dancing”
 
El taller se desarrolla a través de un entrenamiento físico psico / que contiene elementos de:

Danza Butoh-Teatro:

Fortalecimiento de la central y las piernas
flexibilidad del tronco / brazos / manos
desarticulación
vibración y resonancia.
El viento/la terra/ser conducto y conduir

Cromatomia:
Los colores del cuerpo, zonas de sombra y de luz

Realización de Azul: 
La experiencia sensorial.


Con las luces apagadas.
Las migas de la luna.
Sus pasos.












  Valdebelar casa rural y espacio creativo(Bajauri)
16/17/18 -09-2011

giovedì 6 ottobre 2011

Stu(DiO) uP# 1 in progress

 








Donde vas?
cuanta aire tiene?
Le direzioni sono freccie a volte dolorose e senza ritorno.
Quanto pesa la mia testa?
Quanta aria ho nei polmoni?
e il cielo?
quanto grava su di me?
Volante yo !